testata1
testata2, farfalla, foto di Fiorenzo Zerbetto
testata titolo
 
versicolazioni
 
    albero, foto di Fiorenzo Zerbetto  

L'Albero

Ho abbracciato un albero
Le sue radici m’hanno attratto al centro della terra

Ho abbracciato un albero
La sua chioma m’ha proiettato nei cieli

Ho abbracciato un albero
Gli uccelli – ospiti delle fronde – si son alzati in volo festosi

Ho abbracciato un albero
La sua aura m’ha connesso al bosco tutto

Ho abbracciato un albero
La sua energia m’ha riempito polmoni e vene

Ho abbracciato un solo albero
E m’ha aperto il mondo intero
Lì. Immobile. In attesa
A portata e misura delle mie braccia

 
intermezzo
 

TUTTO. SEMPLICEMENTE

Un passo
Ancora uno
Poi uno e uno
Nel silenzio del bosco
O sull’asfalto ardente

La mente si libera. Libra

Meditazione
Preghiera
Immensità
Leggerezza

Tutto è!

Qui.
Ora.

Semplicemente

 
intermezzo
 

IMMENSITÀ D’UN’ORA

Non conosco neppure il tuo nome
Giovine amico belga

Le nostre vite si sono incrociate
A un tavolo di legno grezzo
Nello spazio d’una cena
Come accade la sera ai Pellegrini

Tanto è bastato a due menti libere
Per viaggiare in quegli spazi senza confini
– immensi e fertili –
Dove prosperano affinità. Sintonie. Intuizioni
Linguaggi intelligibili e universali

Non ci incontreremo.
Forse mai più.
Ma in ciò non v’è alcun dramma

Il meglio di te è già fuso
Con ciò che io ero
Un istante prima di conoscerti

 
intermezzo
 

ISTANTE INFINITO

Vorrei esser – solitario
Steso sull’erba corta
Tra rocce vive – d’alta quota
Nei silenzi che fanno parlare
Sassi lontani – cadenti
Soffi di brezza – fruscianti
Nuvole d’impeto spinte – avvolgenti
Subito dissolte – il cielo tornando lucente
Svelando ali di corvi neri volteggianti.
Echi di suoni lontani
Persi
Negli spazi immani vaganti

Vorrei.
Su grande scoglio – seduto
Solo vorrei stare.
Sentire ai piedi lo spumeggiare
L’infrangersi – sconfitto ma gioioso – della forza del mare.
La musica ritmica percepire
Della pancia smisurata dell’acqua. Che vive
Spasma. Si gonfia. Minaccia. Carica. Irride
Sparge profumato salmastro sapore
Muove le viscere. Su. Fino al cuore

Vorrei esser con te. In te
Come tu sai
Corpi avvinghiati. Respiri fusi
Compenetrati.
In uno – come non mai.
Occhi negli occhi
Gemiti – mentre brilla il sorriso
Vivere all’unisono il paradiso

Vorrei. Vorrei essere. Stare
Con mille e mille persone – insieme – meditare
Legati da energia che fluisce
Vibranti col gong. Onde celesti di pura armonia
Che scioglie materia. Va oltre
Fonde. Altera coscienze. Genera sintonia

Vorrei nutrirmi di libri e ragionamenti
Di conoscenza gustare sottile il piacere
Scoprire chi sono. Chi è l’universo
Cessar di sentirmi in esso disperso.

Vorrei.
Vorrei inoltre ballare. Cantare
E poi giocare. Tanto giocare!
D’amore in ogni forma godere e gioire
Piangere.
Ridere a non finire

Vorrei. Vorrei tutto questo. Molto altro ancora
Lo vorrei in ogni istante – qui – proprio ora!

Ho quindi bisogno d’un istante infinito.
Che il tempo non sia. Smetta di tramare.
Di limiti e gabbie vincolare

Sogno? Miracolo? Utopia?
Poco importa che sia o non sia..

Mi riempio d’amore
E mi lascio andare ..

 
intermezzo
 

FIORE ALL’OCCHIELLO

Ho reciso un fiore.
Tutto il giardino al quale l’ho strappato
Ha perso un po’ di bellezza
E di luce. Fragranza. Delicatezza

La volevo tutta per me!

All’occhiello della mia giacca
È giunto un essere morente
Che dava tutto se stesso
Per alimentare la mia vanità

 
intermezzo
 

OVEST

Riduco la distanza a ogni passo
Verso il sole che tramonta

Verso l’Ovest profondo
A cui gli egizi dirigevano i defunti.
In cui tanti mitici popoli
Ubicavano le terre degli antenati

Verso ciò che finisce
Per rinascere più in là
Più vivido e luminoso

Verso ciò che bisogna lasciare

Metamorfosi obbligata
Per ogni bruco – statico e vorace
Che voglia fermamente
Volteggiare da eterea farfalla

 
intermezzo
 

LONTANO DAGLI EREMI

A che serve – spesso
Rincorrere cattedrali
Monasteri orientali
Luoghi celebrati
Eremi assoluti?

Lo spazio dell’anima
Non è mai altrove

È sempre
– solo –
Dentro di noi

 
intermezzo
 

COMUNICARE

Parlo a occhi
Che vagano nell’altrove

Il vuoto rimbomba.
Scuote. Frastorna

A cuori arroccati vorrei – non so come
Ancora bussare.
Continuare. Riprovare.

Al mio… Al mio
Chiederò come fare

Mi dirà – può darsi
Di smetter di parlare!
Semplicemente d’essere.
Fare.
Amare.

(Da cuore a cuore
C’è più sintonia …
.. Si! Si può fare
C’è sempre una chance
Per comunicare)

 
intermezzo
 

PER MANO

Prendiamoci per mano.
Teniamoci per mano.
Camminiamo mano nella mano

Sicché essa libera non sia mai
D’alzare un sol dito contro di noi

 
intermezzo
 

TRA CIELO E TERRA

Vibro del frastuono delle stelle
Nelle notti terse di montagna

Mentre laggiù – la coltre polverosa di campagna
Brulica di vita vuota. Di piaceri tristi. Di querelle
D’auto. Moto. Luci amorfe e fuorvianti
Balli e sballi. Droghe. Sesso coi guanti
Insaziabili ricerche d’avventure deliranti

 
fiore   eremo, foto simonetta borrelli   cielo
 
 
preghiera del pellegrino - youtube
numero 1
Fiorenzo Zerbetto
 
 
  chiudi